30 anni fa come adesso, Citroën vanta uno stile unico oltre che essere all’avanguardia come comfort e meccanica. Questo è stato anche il caso della Citroën XM, che proprio nel 1990 è stata eletta “Auto dell’Anno”.
Presentata nel 1989 in sostituzione della CX, Citroën XM si impose subito come una vettura trasversale, sia dal punto di vista stilistico che meccanico.
Il design si deve a Nuccio Bertone che, insieme alla matita di Marc Deschamps, già autore della concept GS Camargue del 1970, pensò a un’automobile nuova in tutti i sensi. Tra le curiosità c’è da notare che lo stesso Nuccio Bertone ebbe, nel corso del tempo, ben due XM come vetture personali.
Ad uno stile molto personale e per certi versi unico, si abbinava anche una carica tecnologica di rilievo, la cui punta di diamante era rappresentata dal raffinato sistema di sospensioni idrauliche Idrattive. Esso costituiva un’evoluzione delle classiche sospensioni pneumatiche montate su CX e BX e che andava a caratterizzare le versioni di punta delle neonata gamma XM: le versioni d’ingresso prevedevano, diversamente, un sistema idraulico meno avanzato.
La sua carriera, in realtà, ha avuto inizio nel 1989 e nei primi periodi di produzione la gamma era composta da versioni benzina con motori 2.0 a 4 cilindri (ad iniezione o carburatore) e 3.0 V6, sia con cambio manuale a 5 rapporti che automatico a 4: verso la fine dello stesso anno si rese disponibile anche l’alimentazione a gasolio, dato da un propulsore di 2.1 litri in versione aspirata e turbo.
Nel 1991 verrà poi presentata la variante station wagon chiamata Break, dalla capacità di carico da record mentre nel 1995 arriverà il restyling di metà carriera che ne affinerà i contenuti: la produzione della XM terminerà alle soglie del 2000, totalizzando più di 330mila esemplari costruiti e trovando un’erede nel 2005, con la presentazione della C6.
Citroën XM: oggi come allora “Be different, feel good!”
